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A partire dal Documento di Economia e Finanza (DEF) 2025, il governo ha stimato un’inflazione media annua del 2,1% per l’anno 2025, per questo è stato deciso di rivalutare le pensioni allo 0,8% applicato nel 2025, inoltre per le persone con redditi bassi sono previsti gli aumenti pensioni minime, In più, per il 2026 si è pensata una rivalutazione straordinaria dell’1,7% per le pensioni minime, un intervento meno intenso del 2,2% previsto per il 2025. Sono previsti aumenti significativi soprattutto per la pensione minima, la pensione d’invalidità civile e l’assegno sociale. Vediamo insieme in questo articolo i nuovi importi.
Aumenti Pensioni minime (integrazione al minimo): cosa cambia nel 2026
La pensione minima, nota anche come integrazione al trattamento minimo, garantisce un assegno mensile minimo ai pensionati con redditi bassi che hanno versato contributi entro il 1995. Nel 2025, l’importo base è stato fissato a 603,40 euro al mese, integrato da una maggiorazione straordinaria del 2,2 %, portando in media l’importo a 616,67 euro mensili. Per il 2026, se l’inflazione accertata si attesterà tra l’1,6% e l’1,8%, l’importo base salirà a un range compreso tra 613,05 e 614,26 euro, mentre la maggiorazione straordinaria, se ridotta a 1,7%, porterà l’assegno massimo tra 623,47 e 624,70 euro mensili.

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Pensione di invalidità civile
La pensione di invalidità civile viene erogata a chi è riconosciuto invalido civile al 100% o superiore. Nel 2025 l’importo è stato rivalutato secondo l’indice +0,8%, portando la pensione mensile da circa 335 euro a circa 336 euro. Per il 2026, applicando l’inflazione stimata al 100%, si prevede un incremento fino a 341,37–342,04 euro mensili, sempre con aliquote progressive se il reddito supera determinate soglie di compatibilità.
Questo aumento, seppur modesto, è essenziale perché garantisce un minimo di potere d’acquisto a persone in condizione di fragilità. L’adeguamento non è soggetto a maggiorazioni straordinarie e viene applicato integralmente sull’importo mensile previsto dalla legge per invalidi civili al 100%.
Assegno sociale
L’Assegno sociale, destinato ai cittadini residenti in Italia con età superiore a 67 anni e in condizioni reddituali svantaggiate, ha visto un aumento nel 2025: grazie alla circolare INPS n.23/2025, l’assegno annuo è stato fissato a 6.947,33 euro, equivalenti a 538,69 euro mensili (13 mensilità). Per il 2026, con una rivalutazione stimata tra l’1,6% e l’1,8%, l’assegno dovrebbe salire a circa 539,75 euro mensili, con un incremento annuo complessivo stimato di circa 5–6 euro al mese rispetto al 2025.
L’assegno viene corrisposto interamente solo se il reddito personale è pari a zero; in caso contrario si applica una misura ridotta in base alla differenza tra reddito e limite previsto.
Aumenti Pensioni minime: Tabella riepilogativa
Prestazione | Importo 2025 | Aumento Stimato (%) | Importo 2026 Stimato | Note |
---|---|---|---|---|
Pensione minima | 603,40 euro (base) | +1,6% / +1,8% | 613,05 – 614,26 euro | Con maggiorazione straordinaria fino a 623,47 – 624,70 euro |
Pensione invalidità civile | 336,00 euro | +1,6% / +1,8% | 341,37 – 342,04 euro | Rivalutazione applicata integralmente |
Assegno sociale | 538,69 euro | +1,6% / +1,8% | 547,29 – 548,37 euro | 13 mensilità, erogato in base ai limiti di reddito |